Dal Governo via libera alle nuove norme su marchi e brevetti
Approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri un decreto legislativo che – in attuazione della Direttiva 16 dicembre 2015, n. 2015/2436 – introduce modifiche alla disciplina relativa ai marchi di impresa.
Tra le principali novità si segnalano le seguenti:
- il divieto di procedere alla registrazione dei marchi in caso di conflitto con le denominazioni di origine ed indicazioni geografiche (DOP/IGP), indipendentemente dal settore di appartenenza (vini, bevande spiritose, prodotti agricoli e alimentari ecc.);
- una protezione rafforzata ai marchi che godono della reputazione in uno Stato membro;
- l’estensione della possibilità di applicare, anche in caso di mero transito, la procedura di sequestro alla frontiera delle merci contraffatte;
- l’introduzione del divieto di svolgere atti preparatori alla contraffazione.
La richiamata direttiva comunitaria prevede altresì che nel corso dei prossimi sette anni, gli ordinamenti nazionali introducano nuove procedure amministrative al fine di superare le disparità esistenti tra i titolari di marchi di certi Paesi rispetto a quelli di altri.
Palazzo Chigi ha inoltre approvato (anche in questo caso in via definitiva) un decreto legislativo che – in attuazione dell’art. 4 della Legge 25 ottobre 2017, n. 163 – provvede ad adeguare la normativa nazionale in materia di brevetti a quanto disposto dal Regolamento Ue 17 dicembre 2012, n. 1257/2012.
In particolare:
- vengono modificati alcuni articoli del Codice della proprietà industriale relativi alla protezione dei brevetti (con particolare riferimento al “brevetto europeo”);
- si introducono norme finalizzate a garantire l’applicazione della normativa italiana alle controversie relative al brevetto europeo rilasciato per l’Italia, in presenza di determinate circostanze.
Nella stessa seduta il Governo ha infine dato il via libera a un decreto legislativo che modifica la normativa nazionale in materia di dispositivi di protezione individuale, al fine di renderla compatibile con il Regolamento comunitario 9 marzo 2016, n. 2016/425.