Dal Governo via libera al Def 2019
Approvato ieri dal Consiglio dei Ministri il Def (Documento di Economia e Finanza) 2019, contenente le linee guida della politica di bilancio e di riforma per il prossimo triennio.
Come si legge in un comunicato stampa diffuso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, “La previsione di crescita tendenziale è stata ridotta allo 0,1% per l’anno in corso, in un contesto di debolezza economica internazionale che il Governo ha fronteggiato mettendo in campo due pacchetti di misure di sostegno agli investimenti (il dl crescita e il dl sblocca cantieri) che dovrebbero portare ad una crescita aggiuntiva di 0,1 punti percentuali, fissando così il livello di Pil programmatico allo 0,2%, che salirebbe allo 0,8% nei tre anni successivi”.
Tra le misure che Palazzo Chigi intende mettere in cantiere, si segnalano il salario minimo orario per chi non rientra nella contrattazione collettiva (per il quale vi è un disegno di legge all’esame del Parlamento) e la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro.
In ambito tributario – sottolinea il citato comunicato stampa – “si intende continuare il processo di riforma delle imposte sui redditi in chiave flat tax, incidendo in particolare sull’imposizione a carico dei ceti medi, mentre si proseguirà negli interventi di sostegno alle famiglie ed alla natalità”.
Per quanto riguarda il decreto “crescita”, si ricorda che il provvedimento è stato approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri, e a breve sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale per essere poi sottoposto all’esame di Camera e Senato per la conversione in legge.
Tra le principali novità, il ripristino del superammortamento a decorrere dal 1° aprile, l’introduzione di una nuova aliquota agevolata Ires sugli utili reinvestiti in azienda e la previsione di semplificazioni procedurali nell’ambito della disciplina del Patent Box.