Credito 4.0 prenotato e modello Redditi: la compilazione del quadro RU
Per coloro che maturano crediti del tipo 4.0, va fatta attenzione alla compilazione del quadro RU; vanno compilati:
- nella Sez. I: i righi RU1, RU2, RU3, RU5, colonne 1, 2 e 3, RU6, RU8, RU10 e RU12;
- nella Sez. IV: i righi RU130, RU140, RU141, RU150, RU151, RU152.
La sezione I è destinata a monitorare l’insorgere del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi “industria 4.0”, materiali o immateriali, con i seguenti “codici credito”:
Codici tributo | Beni | |
2L | Beni materiali “4.0” | Investimenti in beni strumentali nuovi materiali ex art. 1, comma 1057, Legge n. 178/2020 (Allegato A, Legge n. 232/2016) |
3L | Beni immateriali “4.0” | Investimenti in beni strumentali nuovi immateriali ex art. 1, comma 1058, Legge n. 178/2020 (Allegato B, Legge n. 232/2016) |
N.B. Non è più ipotizzabile il cod. “L3” per gli investimenti in beni strumentali materiali/immateriali “ordinari”, ex art. 1, comma 1055, Legge n. 178/2020, in quanto terminato nel 2022.
Nella sezione IV vanno compilati i righi RU130 e RU140 dove vanno indicati:
- RU130: gli investimenti effettuati nel 2023 (di cui a col. 1 del rigo RU5)
- RU140: gli investimenti “prenotati” nel 2023 (di cui a col. 2 del rigo RU5).
In fase di compilazione della dichiarazione 2024, va posta particolare attenzione in presenza di investimenti agevolabili:
- prenotati nel periodo d’imposta 2022,
- effettuati nel periodo d’imposta 2023.
Per tali situazioni, infatti, sia l’investimento che il corrispondente tax credit trovano indicazione nel quadro RU del modello Redditi 2023. Pertanto, in sede di presentazione del modello Redditi 2024 (anno 2023) i dati vanno soltanto “riportati” per non rischiare di duplicare l’agevolazione.
Il pericolo principale è dato dal fatto che il gestionale possa erroneamente proporre tali investimenti importandoli dalla contabilità. Poiché il 2023 è il primo esercizio in cui l’investimento compare nel bilancio, il software potrebbe “pescare” il dato rilevandolo come nuovo investimento da considerare ai fini dell’agevolazione e quindi inserirlo nel dichiarativo.