Crediti da bonus edili: opzione per utilizzarli in 10 anni dal 2 maggio direttamente on-line
L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento 18 aprile 2023, prot. n. 2023/132123 rende noto che sarà attivata una nuova funzionalità dal prossimo 2 maggio 2023 nell’area riservata del proprio sito: si tratta dello strumento con cui è possibile effettuare l’opzione per diluire in 10 anni i crediti emergenti da oneri normativamente e normalmente detraibili in 4 o 5 anni. Il provvedimento attua le ultime modifiche normative in materia (D.L. n. 11/2023 e relativa Legge di conversionen. 38/2023) e fornisce le istruzioni ai fornitori e ai cessionari che intendono usufruire di questa possibilità.
La comunicazione potrà riguardare anche solo una parte della rata del credito disponibile: con successive comunicazioni potranno essere infatti rateizzati sia la restante parte della rata, sia eventuali altri crediti acquisiti nel frattempo.
Le novità in sintesi:
Opzione irrevocabile per la diluizione in 10 anni dei crediti (ancora non utilizzati) comunicati entro il 31 marzo 2023 | |
Soggetti che possono fare l’opzione | I soggetti titolari di crediti da Superbonus, Sismabonus e Bonus barriere architettoniche (imprese edilizie, banche e altri cessionari) possono ripartire in 10 anni i crediti non ancora utilizzati per i quali è stata comunicata la prima opzione entro lo scorso 31 marzo 2023. |
Crediti oggetto di opzione | La novità si applica ai crediti d’imposta relativi a interventi agevolati con Superbonus, Sismabonus e Bonus barriere architettoniche derivanti dalle opzioni per la prima cessione o per lo sconto in fattura comunicate alle Entrate entro il 31 marzo di quest’anno.
Il provvedimento 18 aprile 2023, prot. n. 2023/132123 specifica che la quota residua di ciascuna rata annuale dei crediti d’imposta, anche acquisita a seguito di cessioni successive alla prima opzione, e non utilizzata in compensazione, può essere ripartita in 10 rate annuali di pari importo. In particolare, la nuova ripartizione può essere effettuata per la quota residua delle rate dei crediti riferite:
Ciascuna nuova rata annuale potrà essere utilizzata esclusivamente in compensazione e non potrà essere a sua volta ceduta, né ulteriormente ripartita. |
Come comunicare la scelta per la nuova rateizzazione lunga |
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Opzione anche parziale |
Mario Rossi dispone della rata del 2023 relativa a crediti di tipo Sismabonus pari a 100 euro – e prevede di non avere sufficiente capacità per assorbirla in compensazione tramite F24 entro il 31 dicembre 2023: potrà stimare la quota della rata del 2023 che riuscirà a utilizzare in compensazione entro la fine dell’anno (per esempio 60 euro) e comunicare all’Agenzia delle Entrate la restante parte della rata che non prevede di utilizzare (40 euro). Questo importo residuo sarà ripartito in dieci rate annuali di 4 euro ciascuna, utilizzabili in compensazione dal 01.01 al 31.12 degli anni dal 2024 al 2033. Se, alla fine del 2023, il soggetto avrà altri crediti residui non compensabili, potrà comunicare all’Agenzia di volerli ripartire nei successivi dieci anni. In alternativa a questa prima soluzione, sarà possibile attendere la fine del 2023 per avere contezza dei crediti residui non compensabili e inviare la relativa comunicazione alle Entrate. |