Conte: “Sì a rimodulazioni dell’Iva”
Il Governo ha assunto un “impegno solenne” a disattivare le clausole di salvaguardia, al fine di evitare l’aumento delle aliquote Iva: lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso di un’intervista rilasciata al direttore di Affaritaliani.it, Angelo Maria Perrino. Il premier ha inoltre anticipato che si sta lavorando a qualche rimodulazione delle aliquote Iva.
Tra le misure allo studio del ministero dell’Economia e di Palazzo Chigi, che potrebbero essere inserite nel decreto che accompagnerà la prossima legge di Bilancio, un meccanismo di applicazione dell’Iva in misura differenziata – in particolare per prodotti e servizi in settori considerati ad alto rischio di evasione – che prevede un incremento di un punto percentuale dell’imposta per i pagamenti in contante e una riduzione di due punti percentuali per i pagamenti elettronici e, quindi, tracciabili.
Ulteriori incentivi all’utilizzo della moneta elettronica in discussione sono:
- un rimborso del 2 per cento delle transazioni con carte di credito, bancomat o app, che potrebbe avvenire mediante un credito d’imposta oppure con una restituzione mensile nell’estratto conto operato dagli istituti di credito o dagli operatori che gestiscono le carte;
- una riduzione delle commissioni per i lavoratori autonomi, esercenti e commercianti che utilizzeranno Pos o altri strumenti idonei a tracciare i pagamenti, oltre alla previsione di sanzioni per chi non utilizza o non consente i pagamenti tramite Pos.
Tra le misure anti-evasione, ancora allo studio, contenute nel piano del Governo:
- l’avvio dal 1° gennaio 2020 della “lotteria degli scontrini”, misura già prevista dalla scorsa legge di Bilancio e in attesa del decreto attuativo, che prevede la possibilità di vincere premi in denaro o sconti fiscali;
- l’introduzione dell’obbligo di fattura elettronica anche per i contribuenti forfetari con imposta secca al 15 per cento.