Commercialisti: confronto in Parlamento sullo sciopero annunciato
Ieri al Senato si è svolto un incontro tra rappresentanti della Consulta parlamentare dei Commercialisti, i vertici del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili (Presidente Massimo Miani e Vicepresidente Giorgio Luchetta) e i Presidenti delle Associazioni di categoria ADC (Maria Pia Nucera), AIDC (Andrea Ferrari), ANC (Marco Cuchel) e UNGDCEC (Matteo De Lise). La riunione aveva per oggetto le motivazioni dello sciopero previsto dal 14 al 22 settembre, proclamato dalla categoria.
Al riguardo, un comunicato stampa diffuso da ADC, AIDC, ANC e UNGDCEC sottolinea che “Tali istanze hanno trovato un positivo accoglimento e vi è stato l’impegno a sostenere le ragioni dei commercialisti in favore:
- dell’eliminazione delle sanzioni sui versamenti dal 20 agosto al 30 settembre;
- di una moratoria sui termini per le richieste dei benefici economici a fondo perduto;
- di uno spostamento dei termini per il bonus sanificazione;
- dell’istituzione presso il Mef di un tavolo permanente di consultazione sulla riforma tributaria, sul contenzioso tributario e sui provvedimenti fiscali in elaborazione”.
Lo sciopero, secondo quanto annunciato, decorrerà dalle ore 24.00 del 14 settembre 2020 alle ore 24.00 del 22 settembre 2020 e consisterà:
- nell’astensione per 8 giorni della presentazione delle liquidazioni periodiche IVA (LIPE) relative al II trimestre 2020, nonché
- nell’astensione per 8 giorni dalla presenza in udienza presso le Commissioni Tributarie provinciali e regionali da parte degli iscritti all’Ordine.
Diverse manifestazioni di piazza sono inoltre in programma nella giornata del 15 settembre, di cui la principale si terrà a Roma, in piazza Santi Apostoli. Alle sezioni locali dei sindacati e agli Ordini territoriali sono demandate le uteriori iniziative (Informativa Cndcec 2 settembre 2020, n. 99).