Codice degli appalti, lite nel Governo
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Ieri sera, nel corso di una riunione incentrata sul decreto “sblocca cantieri” (D.L. 18 aprile 2019, n. 32), si sarebbe verificato uno scontro tra il premier, Giuseppe Conte, e il viceministro all’Economia, Massimo Garavaglia (della Lega).
Da quanto si apprende, il presidente del Consiglio aveva chiesto di ritirare l’emendamento che propone la sospensione per due anni del Codice degli appalti: considerata la risposta negativa del rappresentante leghista, Conte ha interrotto i lavori.
Nei prossimi giorni, il disegno di legge A.S. 1248, di conversione del decreto dovrebbe approdare sui banchi di Palazzo Madama.
Tra le principali novità del provvedimento si segnalano le seguenti:
- l’istituzione di un regolamento unico contenente misure attuative del Codice dei contratti;
- la riduzione degli oneri informativi a carico delle amministrazioni;
- la possibilità di affidare gli interventi di manutenzione sulla base del progetto definitivo;
- la semplificazione e la velocizzazione delle procedure di aggiudicazione per appalti di importo inferiore alle soglie previste a livello comunitario, con la reintroduzione della preferenza del criterio del minor prezzo e l’eliminazione dell’obbligo di indicare la terna dei subappaltatori;
- la possibilità, per le stazioni appaltanti, in caso di indisponibilità di esperti iscritti nell’albo tenuto dall’Anac, di nominare la commissione di gara anche solo parzialmente;
- lo sblocco della realizzazione di alcune opere pubbliche ritenute strategiche.
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