Certificazione unica e dichiarazione IVA: pronti i modelli definitivi per il 2025
Con due provvedimenti del 15 gennaio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha approvato la versione definitiva della CU 2025, insieme alle specifiche tecniche, e il “pacchetto” relativo all’Imposta sul valore aggiunto: il modello IVA e la versione semplificata “IVA base”.
La nuova certificazione unica
La novità principale della CU 2025 è rappresentata sicuramente dal c.d. “bonus tredicesima”, ossia l’indennità di importo fino a 100 euro riconosciuta per il 2024 ai titolari di reddito di lavoro dipendente con particolari condizioni economiche e familiari.
La CU è stata inoltre aggiornata per tenere conto delle novità che lo scorso anno hanno interessato:
- la disciplina del lavoro sportivo dilettantistico e professionistico
- e quella dei fringe benefit ai dipendenti.
Un apposito campo è riservato al trattamento integrativo speciale erogato ai lavoratori del settore turistico, ricettivo e termale. Il modello fa altresì spazio all’imposta sostitutiva sui compensi per le prestazioni aggiuntive del personale sanitario (art. 7, commi 1 e 2, D.L. n. 73/2024).
Si ricorda che, in linea generale la CU va presenta dal sostituto d’imposta entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento, per attestare i redditi di lavoro dipendente equiparati e assimilati, di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi, i contributi previdenziali e assistenziali, e i corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi, le ritenute e le detrazioni effettuate.
Modelli IVA: le novità per il 2025
In veste definitiva anche i modelli IVA e IVA base 2025, quest’ultimo destinato ai contribuenti che nel corso del 2024 hanno determinato l’imposta secondo le regole generali.
Tra le novità, il quadro “VO” è stato introdotto:
- il rigo VO18 riservato alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale che hanno optato per l’applicazione del regime forfetario;
- il rigo VO27 riservato alle imprese giovanili in agricoltura che optano per l’applicazione del regime fiscale previsto dall’art. 4, comma 1, della Legge n. 36/2024.
Rivisitato, infine, il quadro VW, con l’inserimento del campo 2 per l’indicazione dei crediti ritrasferiti alla controllante dalle società del gruppo che non rientrano più nella disciplina delle società di comodo.