Bonus edilizi: chiusura anticipata per la cessione dei crediti 2022
La cessione dei crediti legati a bonus edilizi 2022 è destinata a chiudere i battenti “anticipatamente”. Sebbene formalmente la scadenza per le comunicazioni all’Agenzia delle Entrate delle opzioni per lo sconto in fattura o per la cessione dei predetti crediti edilizi resti fissata al 16 marzo 2023 i principali advisor, ossia le società di consulenza che si occupano delle istruttorie per banche ed altri istituti finanziari, stanno fissando il termine per l’invio della documentazione entro metà febbraio, tagliando quindi di almeno un mese la finestra in concreto disponibile.
A pesare sulla decisione sostanzialmente due elementi:
- da un lato i profili di responsabilità solidale e “diligenza rafforzata” del cessionario delineati con la circolare AdE 23/E/2022 che, pur al netto delle precisazioni fornite con la successiva circolare 33/E/2022 in tema di verifica meramente “documentale” e non già valutativa della pratica, mantengono un peso specifico rilevante nell’ambito dell’effettiva attività istruttoria;
- dall’altro il tema tristemente noto legato all’esaurimento dei plafond fiscali disponibili che nemmeno il pacchetto di interventi previsto dal Decreto “Aiuti-quater”, con relativa possibilità di ripartire in 10 anni anziché in 4 o 5 i crediti d’imposta da Superbonus, è riuscito ad invertire.
Non resta quindi che prendere atto del fallimento del “mercato delle cessioni” affrettandosi ove possibile a caricare sui siti degli advisor i documenti probatori entro i prossimi giorni per accedere all’ultima coda di “operatività” della misura. Successivamente, sarà necessario virare sull’utilizzo diretto in detrazione, la cessione a privati o parenti, sino anche all’estrema ratio di sospendere i versamenti delle imposte alle scadenze prefissate, scontando le relative sanzioni e interessi, per attendere l’avviso ex artt. 36-bis o 36-ter D.P.R. n. 600/1973 e procedere quindi con la rateazione dell’importo anche qui comprensivo delle sanzioni e interessi.