Bonus 200 euro. Al via il riesame delle istanze, 90 giorni per rimediare
Chi ha presentato domanda di bonus 200 euro, ex art. 32, commi 11, 13, 14, 15 e 16, del D.L. 17 maggio 2022, n. 50, Decreto “Aiuti”, così come modificato dal successivo D.L. n. 115/2022, Decreto “Aiuti-bis”, in caso di rigetto della stessa può presentare richiesta di riesame.
A fornire le indicazioni operative per chiedere il riesame delle istanze, è stata l’INPS con il messaggio 4314 del 30 novembre .
In particolare, sono interessate dalle disposizioni contenute nel messaggio, le seguenti categorie di lavoratori:
- titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di cui all’art. 409 c.p.c., dottorandi e assegnisti di ricerca;
- stagionali, a tempo determinato e intermittenti, di cui agli artt. da 13 a 18 del D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81;
- iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo;
- autonomi occasionali privi di partita IVA;
- incaricati alle vendite a domicilio di cui all’art. 19 del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 114.
I soggetti appena elencati possono presentare richiesta di riesame accedendo alla stessa sezione del sito INPS in cui è stata presentata la domanda “Indennità una tantum 200 euro”.
Per le domande nello stato “Respinta” è disponibile la lista dei motivi di reiezione e il tasto “Chiedi riesame”, che consente di inserire la motivazione della richiesta e, attraverso la funzione “Allega documentazione”, i documenti previsti per il riesame (vedi allegato al messaggio in parola).
Il termine, da ritenersi non perentorio, per proporre istanza di riesame è di 90 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del messaggio (ovvero dalla conoscenza della reiezione se successiva), al fine di consentire l’eventuale supplemento di istruttoria, anche mediante produzione da parte dell’interessato della documentazione utile.