Autodichiarazione sugli aiuti di Stato, niente sospensione nella pronuncia del TAR Lazio
Il TAR del Lazio, dopo aver accolto favorevolmente l’istanza di anticipazione al 21 giugno della discussione in sede cautelare del ricorso per l’annullamento del provvedimento di approvazione del modello di autodichiarazione sugli aiuti di Stato, non ha ritenuto di concedere la sospensiva e di procedere, pertanto alla valutazione in sede di merito, la cui data non è ancora stata fissata: lo hanno reso noto ANC, SIC e UNAGRACO, che attraverso un comunicato stampa congiunto , “esprimono forte delusione, anche perché, leggendone le motivazioni (che si addentrano insolitamente nel merito della questione), si evince che non si è riusciti a far comprendere appieno le ragioni che hanno determinato la richiesta di sospensiva”.
“Attendiamo ora – spiegano le associazioni dei commercialisti – l’udienza di merito, che auspichiamo sia fissata in tempi ragionevolmente antecedenti alla nuova scadenza; avremo modo di rappresentare le ragioni di chi non ritiene degno di uno Stato civile obbligare il contribuente a fornire dati e informazioni già in possesso dell’amministrazione pubblica”.
Soddisfazione è stata invece espressa dal presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, per l’accoglimento delle richieste della categoria in merito alla proroga della scadenza, ufficializzata ieri dall’Agenzia delle Entrate con il Provvedimento n. 233822/2022.
“La proroga della scadenza delle autodichiarazioni Covid dal 30 giugno al 30 novembre è un risultato importante – ha commentato de Nuccio in una nota stampa – frutto dell’incessante attività di interlocuzione istituzionale svolta da questo Consiglio nazionale nelle prime settimane di attività dal suo insediamento. Si tratta di un adempimento particolarmente complesso, la cui iniziale scadenza al 30 giugno risultava significativamente impattante sull’attività dei commercialisti, in una fase in cui la concentrazione di adempimenti è già estremamente elevata”. “Questo risultato – ha proseguito – è tanto più importante perché si inserisce nel quadro di una razionalizzazione organica del calendario delle scadenze fiscali, alla quale stiamo già lavorando con l’Agenzia delle Entrate”.