Alla Camera nuove agevolazioni fiscali per i piccoli negozi al dettaglio
È stato assegnato alla Commissione Finanze di Montecitorio l’esame della proposta di legge n. 3348, contenente agevolazioni fiscali per il sostegno dei piccoli esercizi commerciali al dettaglio. L’art. 3 del provvedimento, in particolare, introduce misure finalizzate alla riduzione della pressione fiscale sui “negozi di vicinato”, attraverso una serie di adeguamenti del regime forfetario.
Al riguardo, nella Relazione di accompagnamento alla proposta, si legge che la disciplina vigente “crea una sperequazione di trattamento tra piccoli soggetti economici”. Essendo la soglia dei ricavi, nella loro definizione “classica”, una delle condizioni necessarie per l’accesso al regime agevolato, le piccole attività commerciali, e in particolare quelle di vicinato, alimentari e miste, “sono – affermano i proponenti – ingiustamente penalizzate rispetto ad altre attività”.
Infatti, a differenza di altre piccole attività anche di carattere artigianale, nel caso delle attività di compravendita di beni alimentari, sui quali si applica un basso ricarico, il volume dei ricavi ragguagliati ad anno risulta essere notevolmente alto rispetto al reddito prodotto e del tutto inadeguato alla soglia dei ricavi stabilita ai fini dell’accesso al regime forfetario, che non considera le spese sostenute per l’acquisto delle merci.
Si segnalano inoltre:
- l’art. 7, che istituisce il Fondo per il sostegno dei piccoli esercizi commerciali al dettaglio, allo scopo di provvedere al finanziamento di iniziative che agevolino la ristrutturazione, l’ammodernamento, l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività artigianali e commerciali, comprese le innovazioni tecnologiche indotte dalla digitalizzazione dei processi di marketing on-line e di vendita a distanza, attraverso la concessione di contributi in conto capitale alle imprese ovvero l’erogazione di contributi a fondo perduto per l’acquisto di macchinari, impianti, arredi e attrezzature varie, per investimenti immateriali, per opere murarie e impiantistiche, necessarie per l’installazione e il collegamento dei macchinari e dei nuovi impianti produttivi acquisiti;
- l’art. 8, che prevede il canone agevolato (cedolare secca), per il settore delle locazioni commerciali.