Agevolazioni “prima casa” anche in presenza di altro immobile
In presenza delle altre condizioni di cui alla Nota II-bis dell’art. 1 della Tariffa, parte prima, allegata al D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131, è possibile usufruire delle agevolazioni “prima casa” in relazione alla stipula di un nuovo atto di acquisto agevolato, in caso di possidenza di un altro immobile situato nello stesso Comune, anche qualora quest’ultimo sia stato acquistato con le agevolazioni previste dall’art. 69, comma 3, della Legge 21 novembre 2000, n. 342 (“collegato fiscale alla Finanziaria 2000”), sempre ché si proceda alla vendita entro l’anno dell’immobile precedentemente acquistato a titolo gratuito: lo ha affermato l’Agenzia delle Entrate con la Risposta all’istanza di interpello 21 aprile 2021, n. 277.
Ai sensi del richiamato art. 69, comma 3, della Legge 342/2000, ai trasferimenti di proprietà di abitazioni non di lusso – nonché alla costituzione e ai trasferimenti di diritti reali immobiliari relativi alle stesse – derivanti da successioni e donazioni si applicano le imposte ipotecaria e catastale in misura fissa se il beneficiario è in possesso dei requisiti previsti per poter accedere alle agevolazioni “prima casa”, di cui all’art. 1, comma 1, quinto periodo, della Tariffa, Parte I, allegata al D.P.R. 131/1986.
La titolarità di un diritto acquistato con l’agevolazione di cui al citato art. 69, comma 3, non esclude quindi la possibilità di fruire delle agevolazioni “prima casa” in caso di successivo acquisto a titolo oneroso di un’altra abitazione (al riguardo si richiama la Circolare 7 maggio 2001, n. 44/E).
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