Tax credit ricerca, l’azienda affittuaria “eredita” la media storica del triennio precedente a quello in cui è stato stipulato il contratto d’affitto
Con la Risposta all’istanza di interpello 2 febbraio 2021, n. 72, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito alla determinazione della media del triennio 2012-2014 nell’ambito della disciplina relativa al credito d’imposta riconosciuto per le attività di ricerca e sviluppo, antecedente all’entrata in vigore della legge di Bilancio 2020 (Legge 27 dicembre 2019, n. 160). In particolare, è stato precisato che, in caso di affitto di azienda intervenuto nel periodo che va dal 2015 al 2018, l’azienda affittuaria erediti la media storica di tutti gli investimenti in ricerca e sviluppo del triennio 2012-2014 riferibili al ramo d’azienda trasferito.
Nella fattispecie sottoposta all’esame dell’Agenzia, era stato attribuito mediante contratto di affitto un ramo d’azienda destinato a proseguire i progetti di ricerca e sviluppo ascrivibili all’azienda trasferita. In tal caso, quindi, si intendeva “continuare” un’attività già svolta in precedenza sotto altra forma organizzativa. In materia è successivamente intervenuta la citata legge di Bilancio 2020, che ha modificato la disciplina rimodulando le percentuali di spettanza del credito d’imposta ed eliminando tra l’altro il riferimento alla media 2012-2014: la misura, quindi, non è più calcolata su base incrementale.
L’art. 1, comma 1064, della legge di Bilancio 2021 (Legge 30 dicembre 2020, n. 178), infine, prevede l’incremento dal 12 al 20% del credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo, nonché l’aumento da 3 a 4 milioni di euro dell’ammontare massimo di beneficio spettante. Viene inoltre previsto:
- l’incremento dal 6 al 10% del credito d’imposta per investimenti in innovazione tecnologica e in design e ideazione estetica, e l’aumento da 1,5 a 2 milioni dell’ammontare massimo del beneficio spettante;
- l’incremento dal 10 al 15% del credito d’imposta riconosciuto per gli investimenti in innovazione tecnologica finalizzati alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0, e l’aumento da 1,5 a 2 milioni dell’ammontare massimo del credito d’imposta spettante.
È stato infine introdotto l’obbligo di asseverare la relazione tecnica.