Nel ddl di Bilancio 2021 il Fondo “Pmi creative”
Il disegno di legge di Bilancio 2021, firmato ieri dal capo dello Stato per l’invio alla Camera, prevede l’istituzione del Fondo “Pmi Creative”, con i seguenti obiettivi:
promuovere nuova imprenditorialità e lo sviluppo di imprese del settore, attraverso contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati e loro combinazioni;
promuovere la collaborazione delle imprese del settore creativo con le imprese di altri settori produttivi, in particolare quelli tradizionali, nonché con le Università e gli enti di ricerca, anche attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto in forma di voucher da destinare all’acquisto di servizi prestati da imprese creative ovvero per favorire processi di innovazione;
sostenere la crescita delle imprese del settore anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, a beneficio esclusivo delle start-up innovative (di cui all’art. 25 del D.L. 179/2012) e delle Pmi innovative (di cui all’art. 4 del D.L. 3/2015), nei settori individuati in coerenza con gli indirizzi strategici nazionali;
consolidare e favorire lo sviluppo dell’ecosistema del settore attraverso attività di analisi, studio, promozione e valorizzazione.
Al riguardo si precisa inoltre quanto segue:
per “settore creativo” si intende il settore che comprende tutte le attività dirette allo sviluppo, alla creazione, alla produzione, alla diffusione e alla conservazione dei beni e servizi che costituiscono espressioni culturali, artistiche o altre espressioni creative e, in particolare, quelle relative all’architettura, agli archivi, alle biblioteche, ai musei, all’artigianato artistico, all’audiovisivo, compresi il cinema, la televisione e i contenuti multimediali, al software, ai videogiochi, al patrimonio culturale materiale e immateriale, al design, ai festival, alla musica, alla letteratura, alle arti dello spettacolo, all’editoria, alla radio, alle arti visive, alla comunicazione e alla pubblicità;
a tal fine saranno stanziati (secondo alcune anticipazioni) 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022.
La misura sarà disciplinata dal Ministero dello Sviluppo economico attraverso un apposito decreto.