Commercialisti: “Sospendere gli adempimenti tributari nelle zone colpite da Coronavirus”
“Sospendere i versamenti e gli adempimenti tributari per i contribuenti e per i professionisti che abbiamo la sede dell’attività oppure la residenza di titolari, soci, professionisti, associati, amministratori esecutivi, collaboratori o dipendenti nelle aree interessate dalle misure di quarantena introdotte per contrastare la diffusione del coronavirus”: è la richiesta fatta al Ministero dell’Economia e delle Finanze dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.
Si chiede in particolare – si legge in una nota – “di assumere con urgenza un provvedimento di sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari a norma dell’art. 9 dello Statuto dei diritti del contribuente, poiché nelle aree dove sono applicate misure di quarantena contro il coronavirus il tempestivo adempimento di obblighi tributari è oggettivamente impedito da cause di forza maggiore”.
Analoga richiesta è stata presentata dall’Associazione italiana dottori commercialisti (Aidc), il cui presidente – Andrea Ferrari – sottolinea che i provvedimenti di quartena collettiva, con chiusura di esercizi pubblici e privati, disposti ai fini sanitari per scongiurare il diffondersi del coronavirus, “impongono l’immediata adozione del decreto che disponga la rimessione in termini”.