ISA, primi controlli effettuati su due anni
Nella definizione delle strategie di controllo dei contribuenti, previste dall’art. 9-bis, comma 14 , del D.L. 24 aprile 2017, n. 50, convertito con modificazioni in legge n. 96/2017 , con riferimento al periodo d’imposta 2018, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di finanza terranno conto anche del livello di affidabilità fiscale derivante dall’applicazione degli indici per l’anno di imposta 2019.
La proposta di modifica, contenuta in un emendamento al D.L. 30 dicembre 2019 n. 162 (Decreto Milleproroghe) in via di conversione in legge, che riguarda soltanto il primo anno di applicazione degli ISA (il 2018), è finalizzata a:
- favorire una graduale introduzione della disposizione citata, in considerazione delle rilevanti novità che sono derivte dall’applicazione del nuovo strumento rispetto agli studi di settore, riguardanti una platea di circa 4 milioni di contribuenti;
- sviluppare il “clima di fiducia” nei confronti del nuovo strumento e rafforzare la collaborazione tra contribuenti e Amministrazione finanziaria;
- favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili e rendere più efficace l’attività di contrasto all’evasione da parte dell’Amministrazione finanziaria.
Nella nuova disposizione viene inoltre precisato che le attività di promozione della compliance potranno essere effettuate utilizzando anche solo gli esiti del periodo di imposta 2018; ciò al fine di stimolare quanto prima un dialogo con i contribuenti, che consenta a questi ultimi di spiegare le anomalie riscontrate per il 2018 ed all’Amministrazione fiscale di acquisire ulteriori elementi utili per la successiva evoluzione della metodologia.