Decreto “sblocca cantieri”, oggi il voto del Senato. Modificata la norma sulle irregolarità fiscali
È previsto per oggi l’esame da parte dell’Aula di Palazzo Madama del disegno di legge A.S. n. 1248, di conversione del decreto “sblocca cantieri” (D.L. 18 aprile 2019, n. 32). Dopo il voto finale del Senato il provvedimento passerà al vaglio della Camera.
Tra le principali novità introdotte nel corso dei lavori delle Commissioni, si segnala che – rispetto al testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale – è stata modificata la norma che permetteva l’esclusione dalle gare pubbliche delle imprese non in regola con il versamento di imposte e contributi: ora tale esclusione opera esclusivamente per le irregolarità riscontrate in via definitiva.
Introdotte inoltre modifiche agli articoli del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 50/2016 ) che disciplinano i contratti di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea (c.d. sottosoglia). Si tratta in particolare del calcolo del valore stimato degli appalti in caso di appalti aggiudicati per lotti distinti e della disciplina dell’anticipazione del prezzo all’appaltatore.
È stata poi riscritta la norma che nel testo previgente disciplinava la verifica dei requisiti in capo all’aggiudicatario delle procedure negoziate attivate relativamente ai contratti “sottosoglia”.
Rilevanti novità, infine, riguardano la norma che, nei mercati elettronici, disciplina la verifica a campione sull’assenza dei motivi di esclusione e la integra con l’aggiunta di ulteriori disposizioni finalizzate a disciplinare la verifica dei requisiti economici e finanziari e tecnico-professionali in capo all’aggiudicatario, nonché a consentire l’utilizzo di formulari standard in luogo del DGUE (documento di gara unico europeo).
Si ricorda che per lo svolgimento di determinate procedure “sottosoglia”, le stazioni appaltanti possono procedere attraverso un mercato elettronico che consenta acquisti telematici basati su un sistema che attua procedure di scelta del contraente interamente gestite per via elettronica; il Ministero dell’Economia e delle Finanze, avvalendosi di CONSIP S.p.A., mette a disposizione delle stazioni appaltanti il mercato elettronico delle pubbliche amministrazioni (MePA).