Accordo FATCA tra Italia e Usa, entro il 20 giugno l’invio dei dati relativi al 2018
Per effetto del Provvedimento direttoriale 26 marzo 2019, n. 69642/2019, sono stati prorogati i termini di trasmissione delle comunicazioni previste nell’ambito dell’accordo FATCA.
Modificando quanto previsto dal Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate 7 agosto 2015, n. 106541, è stato fissato al 20 giugno 2019 il termine per l’invio delle informazioni relative al 2018.
Come spiegato dall’Agenzia delle Entrate, tale differimento consente di apportare aggiornamenti agli allegati tecnici al Provvedimento direttoriale 7 agosto 2015, n. 106541, da ultimo modificati dal Provvedimento direttoriale 24 aprile 2018, n. 87319, così come al modulo di validazione messo a disposizione delle istituzioni finanziarie.
Al riguardo si ricorda quanto segue:
- il richiamato Provvedimento n. 106541/2015 era stato previsto dal D.M. 6 agosto 2015, a sua volta emanato in attuazione della Legge 18 giugno 2015, n. 95, di ratifica dell’Accordo intergovernativo FATCA (“Foreign Account Tax Compliance Act”), sottoscritto tra Italia e Stati Uniti;
- l’accordo – operativo a decorrere dal 1° luglio 2014 – è finalizzato a contrastare l’evasione fiscale realizzata da cittadini e residenti Usa attraverso conti intrattenuti presso istituti finanziari italiani e da residenti italiani mediante conti intrattenuti presso istituti finanziari statunitensi;
- a tal fine è previsto lo scambio automatico di informazioni finanziarie: le istituzioni finanziarie italiane tenute alla comunicazione (Reporting Italian Financial Institution RIFI) sono tenute in particolare trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati che poi saranno inviati all’IRS (Internal Revenue Service);
- l’avvenuta presentazione della comunicazione viene certificata dall’Agenzia delle Entrate attraverso il rilascio di una ricevuta contenente l’identificativo del file attribuito dal soggetto che effettua la comunicazione e il protocollo attribuito in via automatica al file;
- eventuali anomalie sono invece comunicate tramite l’invio di una ricevuta di scarto.