Precompilata, slitta il termine per l’opposizione all’utilizzo dei dati relativi alle spese sanitarie
E’ stato emanato ieri il provvedimento direttoriale con il quale l’Agenzia delle Entrate stabilisce – ai fini della dichiarazione dei redditi precompilata – le modalità tecniche di utilizzo dei dati delle spese sanitarie e veterinarie a partire dal 2019. Sono state infatti recepite le novità introdotte dal D.M. 22 marzo 2019, relative alla trasmissione telematica dei dati delle spese sanitarie da parte delle strutture sanitarie militari.
Con il medesimo provvedimento si dispone inoltre – a decorrere dal 2019 – lo slittamento in avanti di 8 giorni (dal periodo 1° – 28 febbraio al periodo 9 febbraio – 8 marzo dell’anno successivo al periodo di imposta di riferimento) dell’intervallo temporale entro il quale il contribuente può esercitare l’opposizione all’utilizzo dei dati delle spese sanitarie in dichiarazione precompilata in relazione ad ogni singola voce.
Come chiarito nelle Motivazioni del provvedimento in esame, tale intervento è motivato dall’esigenza di rendere più agevole l’esercizio di tale opposizione, anche con riferimento ai dati rettificati entro 5 giorni dalla scadenza del 31 gennaio, come previsto dall’art. 3, comma 5-bis, del D.Lgs. 21 novembre 2014, n. 175.
Di conseguenza – precisa l’Agenzia delle Entrate – è rinviato di 8 giorni anche il termine entro il quale il Sistema Tessera Sanitaria (STS) mette a disposizione dell’Agenzia delle Entrate i dati consolidati relativi alle spese sanitarie sostenute nel periodo d’imposta precedente e ai relativi rimborsi effettuati.
Si ricorda che con il richiamato D.M. 22 marzo 2019 è stata prevista la trasmissione telematica, da parte delle strutture sanitarie militari di cui all’art. 183, comma 6, e di cui agli articoli 195 e 195-bis del D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66, dei dati delle spese sanitarie sostenute presso le medesime strutture dalle persone fisiche a partire dal 1° gennaio 2019.