Reddito di cittadinanza, il “decretone” passa anche alla Camera. Ora di nuovo al Senato
Dopo il voto di fiducia, l’Assemblea di Montecitorio ha approvato ieri il disegno di legge A.C. 1637-A/R, di conversione del D.L. 28 gennaio 2019, n. 4, contenente la disciplina relativa a reddito di cittadinanza, pensione di cittadinanza, “quota 100” e riscatto della laurea a fini previdenziali.
Numerose le modifiche apportate dalle Commissioni Lavoro e Affari sociali e ratificate in Aula: tra le principali, si segnala l’introduzione di una norma finalizzata a tutelare i soggetti che hanno presentato la domanda di sussidio nel periodo compreso tra l’entrata in vigore del provvedimento e la data della sua conversione in legge, i quali potranno percepire il sussidio per 6 mesi senza presentare nuove documentazioni sul possesso dei requisiti richiesti per l’accesso.
Previste inoltre ulteriori agevolazioni a favore dei nuclei familiari con persone disabili: ad esse, infatti, andranno circa 50 euro mensili in più. Si ricorda che dallo scorso 6 marzo è possibile presentare le domande presso gli Uffici Postali, i Centri di Assistenza Fiscale convenzionati e online, sul sito dedicato.
Ora il provvedimento tornerà sui banchi di Palazzo Madama, dove è stato posto all’ordine del giorno del 26, 27 e 28 marzo.