Transazioni intra-UE con obbligo di e-fattura dal 1° luglio 2030
Dal 1° luglio 2030 sarà obbligatorio emettere fatture elettroniche per le transazioni intra-UE. Si tratta di una novità prevista dalla direttiva IVA 2025/516 “VAT in the Digital Age” (ViDA), accompagnata dalla predisposizione e invio di comunicazioni digitali – Drr digital reporting contenenti, in maniera dettagliata, i dati di cessioni di beni e prestazioni di servizi transfrontalieri effettuati all’interno del territorio dell’Unione Europea.
Tale direttiva, nel modificare le disposizioni recate dall’attuale direttiva 2006/112, prevede:
- l’obbligo di emettere fatture elettroniche per le transazioni intra-UE;
- l’obbligo di inviare il Drr (Digital reporting);
- l’adeguamento delle norme IVA all’era digitale.
La data di entrata in vigore è stata posticipata dal 1° gennaio 2028 al 1° luglio 2030 e con riferimento alle operazioni intra UE introduce due distinti adempimenti:
- in primis la certificazione fiscale dell’operazione,
- in secundis la comunicazione di tali informazioni alle autorità fiscali locali le quali dovranno poi veicolare il dato al Vies centrale così da consentire la verifica incrociata tra acquisti e vendite intra UE al fine di scongiurare profili di evasione nella forma delle frodi carosello.
L’obbligo di presentazione degli elenchi riepilogativi delle operazioni intracomunitarie viene soppresso, in quanto assorbito dagli obblighi di comunicazione digitale per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi transfrontaliere. La direttiva mira ad armonizzare le istanze degli Stati membri con l’esigenza di modernizzare le regole di funzionamento dell’imposta, aumentando altresì il patrimonio informativo contenuto nelle comunicazioni digitali rispetto ai modelli Intra. I soggetti passivi saranno infatti chiamati a fornire dati aggiuntivi come, ad esempio, le coordinate bancarie.