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Carried interest: gli indicatori per la natura finanziaria del provento

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Ai sensi dell’art. 60, comma 1, del D.L. 24 aprile 2017, n. 50, i proventi derivanti dalla partecipazione, diretta o indiretta, a società, enti o OICR, percepiti da dipendenti ed amministratori di tali società, enti od organismi o di soggetti ad essi legati da un rapporto diretto o indiretto di controllo o gestione, se relativi ad azioni, quote o altri strumenti finanziari aventi diritti patrimoniali rafforzati, si considerano, al ricorrere di determinati requisiti, in ogni caso redditi di capitale o redditi diversi.

Tale presunzione si applica tuttavia in presenza delle seguenti condizioni:

  1. l’impegno di investimento complessivo di tutti i dipendenti e gli amministratori di cui sopra, comporta un esborso effettivo pari ad almeno l’1 per cento dell’investimento complessivo effettuato dall’OICR o del patrimonio netto nel caso di società o enti;
  2. i proventi delle azioni, quote o strumenti finanziari che danno i suindicati diritti patrimoniali rafforzati maturano solo dopo che tutti i soci o partecipanti all’OICR abbiano percepito un ammontare pari al capitale investito e ad un rendimento minimo previsto nello statuto o nel regolamento ovvero, nel caso di cambio di controllo, alla condizione che gli altri soci o partecipanti dell’investimento abbiano realizzato con la cessione un prezzo di vendita almeno pari al capitale investito e al predetto rendimento minimo;
  3. le azioni, le quote o gli strumenti finanziari aventi i suindicati diritti patrimoniali rafforzati sono detenuti dai dipendenti e amministratori di cui sopra e, in caso di decesso, dai loro eredi, per un periodo non inferiore a 5 anni o, se precedente al decorso di tale periodo quinquennale, fino alla data di cambio di controllo o di sostituzione del soggetto incaricato della gestione.

Al riguardo, con la risposta all’istanza di interpello 23 ottobre 2024, n. 209, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che:

  • sebbene in linea di massima, la presenza delle clausole di good o bad leavership costituisce un indicatore utile a collegare il provento all’impegno profuso dal manager nell’attività lavorativa e quindi alla produzione di reddito da lavoro (cfr. anche risposta ad interpello n. 281/2022)
  • la concomitanza dei molteplici elementi riscontrati nella fattispecie concreta, quali:
    • l’importo dell’investimento,
    • l’adeguata remunerazione spettante del Manager per la propria attività lavorativa,
    • l’esposizione ad un reale rischio di perdita del capitale investito (inclusa la previsione di un meccanismo fortemente penalizzante nel caso di rendimento inferiore a determinate soglie per i soci ordinari),
    • l’assenza di clausole esplicite che ricolleghino l’extra rendimento allo svolgimento dell’attività lavorativa per un determinato periodo di tempo,

rappresentano fattori determinanti ai fini della qualificazione dei redditi derivanti dagli strumenti finanziari partecipativi in oggetto, come redditi di natura finanziaria.

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