Manovra 2025: le novità sul tavolo del Governo
La Manovra 2025 prevede diverse modifiche e conferme riguardo alle detrazioni fiscali. La spesa al momento si attesta tra i 25-35 miliardi di euro, anche se è ancora presto dare una definitività ad un cantiere ancora aperto.
Tra le principali misure, si parla di:
1. Detrazioni per spese sanitarie: possibile ampliamento della lista delle spese detraibili, includendo nuove categorie.
2. Bonus per ristrutturazioni: conferma di incentivi per interventi di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica anche dal 2025. L’idea del Governo è quella di concentrare le risorse andando a tagliare ove possibile le “piccole agevolazioni” (ovvero quelle uguale o inferiori a 10 milioni di euro ciascuna).
3. Rinforzo per le detrazioni su energie rinnovabili: incentivi per l’installazione di impianti a energia rinnovabile: secondo le fonti ufficiose le prossime detrazioni potranno essere maggiori per chi vorrà effettuare interventi su cappotti termici delle facciate o installazione dei pannelli fotovoltaici sul tetto. Finita l’epoca dei 122 miliardi di euro spesi per il Superbonus è necessario rimodulare quanto possibile le detrazioni per le ristrutturazioni atte all’efficientamento energetico. La Manovra 2025 potrebbe spostare una programmazione di sconti a livello triennale sfruttando le regole green imposte dall’Ue con una spesa contenuta a livello annuale: l’idea, ribadiscono le fonti, è spostare per le famiglie meno abbienti detrazioni fiscali fino al 65% per facciate, cappotti, pome di calore, fotovoltaico e quant’altro. Gli sgravi saranno di due tipi: per tutti coloro che intraprendono le spese; per le famiglie meno abbienti, che non riescono a godere dello sgravio, potrebbero ricevere il bonus sotto forma di sovvenzione.
4. Detrazioni per familiari a carico: possibili modifiche ai limiti di reddito per il riconoscimento delle detrazioni per i familiari a carico. Si può dare per certa la proroga della riforma IRPEF con l’accorpamento dei primi due scaglioni, e il taglio del cuneo fiscale nella busta paga dei lavoratori dipendenti. Probabile anche la conferma del cosiddetto Superbonus assunzioni, ossia la deduzione del 120% sul costo del lavoro. Misura di riforma fiscale attuata al momento per il solo 2024, è applicabile al minor importo fra quello effettivamente riferibile ai nuovi contratti e l’incremento del costo complessivo del personale rispetto all’anno precedente. Rassicurazioni anche sul fronte Assegno unico (ci sono ipotesi di revisione in senso restrittivo che circolano da giorni).
5. Semplificazioni: intenzione di semplificare le procedure per accedere alle detrazioni, rendendo più facile la fruizione per i cittadini.
Tuttavia, è importante seguire gli aggiornamenti ufficiali, poiché i dettagli potrebbero variare in base alle discussioni parlamentari e alle approvazioni finali.