Dichiarazione IVA precompilata alla prova degli indicatori di performance

Nella Relazione sulla performance 2023 pubblicata dall’Agenzia delle Entrate in data 1° luglio 2024, è possibile prendere conoscenza anche dei dati relativi all’utilizzo della dichiarazione IVA precompilata.

Si parte dalle bozze dei registri IVA precompilati e dalle comunicazioni delle liquidazioni periodiche IVA (LI.PE) precompilate. Gli interessati tramite il portale fatture e corrispettivi possono accedere convalidare o modificare i dati delle bozze dei documenti precompilati entro il mese successivo al trimestre di riferimento.

Tale operazione fa venir meno l’obbligo di tenuta dei registri delle fatture emesse e degli acquisti da parte del soggetto passivo; i contribuenti che convalidano i registri per tutti i trimestri dell’anno in corso trovano, nell’anno successivo, nella propria area riservata la bozza della dichiarazione annuale IVA già predisposta.

Sulla base di alcuni indicatori riportati nella suddetta relazione, l’Agenzia delle Entrate ha evidenziato come sia stata favorevolmente percepita dai contribuenti la novità della dichiarazione IVA precompilata.

In particolare, i risultati dei relativi indicatori istituzionali, “Numero degli operatori per i quali vengono predisposte le bozze di registri IVA” (2.476.759) e “Dichiarazioni IVA precompilate messe a disposizione degli operatori per l’esercizio fiscale precedente” 2.404.637) determinano il conseguimento dell’obiettivo. In particolare, quest’ultimo indicatore, previsto nel PNRR con un target di 2.300.000 dichiarazioni da predisporre per i contribuenti nel 2023, è stato ampiamente realizzato.

In merito agli indicatori di impatto “Numero dei soggetti che hanno effettuato l’accesso alle bozze dei registri IVA precompilati” e “Numero dei soggetti che hanno effettuato l’accesso alla Dichiarazione IVA precompilata” sono state fornite due relazioni illustrative dalle quali si evince l’accesso di 67.800 utenti alle bozze dei registri IVA (totale di circa 983.400 accessi), mentre con riferimento alla dichiarazione IVA precompilata 2023 si sono registrati 1.733.200 accessi da parte di 218.320 soggetti IVA.

Per valutare i servizi forniti in modalità digitale e il modello di assistenza “a distanza” (terza azione) sono presenti tre indicatori, uno istituzionale e due di impatto. Il primo, finalizzato a misurare l’incremento dei servizi telematici disponibili rispetto al 31 dicembre 2022, appare ampiamente conseguito, con un risultato di 18 servizi rispetto ai 10 programmati. L’impatto di tale azione è rilevato con l’indicatore diretto a rilevare la “Percentuale di utilizzo dei servizi telematici da parte dei contribuenti sul totale dei servizi erogati dall’Agenzia”, che ha conseguito un risultato pari a 85,88%, lievemente inferiore a quello atteso (89%).

Tale ultimo dato dipende soprattutto dall’allentamento delle restrizioni legate al Covid.

L’altro indicatore di impatto, “Percentuale di servizi fruiti su appuntamento rispetto al totale dei servizi fruiti” ha registrato un consuntivo del 91,36% a fronte di un obiettivo assegnato pari a 87%.