Correzione F24: non sempre tramite Civis
Il contribuente che si accorge di aver commesso degli errori nella compilazione dell’F24, può chiedere la correzione dei dati tramite il servizio “Civis – Richiesta modifica F24”, disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. Anche gli intermediari della riscossione (banche, Poste Italiane S.p.a, agenti della riscossione, altri prestatori di servizi di pagamento) possono ricorrere al servizio.
É possibile presentare la richiesta di modifica a condizione che la delega di pagamento:
- risulti già acquisita nella banca dati dell’Anagrafe Tributaria;
- riguardi tributi gestiti dall’Agenzia;
- sia stata presentata negli ultimi tre anni solari antecedenti l’anno della richiesta;
- presenti almeno un tributo non abbinato.
Dunque, le modifiche possono essere richieste solo se riguardano tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate. Sono esclusi, per esempio, i contributi e i tributi che si indicano nelle sezioni “Inps” e “Altri enti previdenziali e assicurativi” o i tributi della sezione “Imu e altri tributi locali”.
Si pensi al caso del contribuente che nella compilazione dell’F24 per il pagamento dell’acconto IMU sulla seconda casa ha sbagliato l’indicazione del codice tributo. In tali casi i contribuenti possono presentare una richiesta di rettifica, utilizzando l’apposito modello di solito disponibile sul portale del Comune che ha ricevuto il pagamento. In tale caso sarà necessario specificare gli elementi necessari per consentire la correzione dell’errore.
La stessa procedura potrà essere seguita se l’errore riguarda altre violazioni formali: indicazione delle rate, del numero degli immobili, del periodo di riferimento, del codice fiscale, ecc..
Diverso il caso di importi pagati in eccesso rispetto al dovuto, qui le soluzioni sono due:
- compensazione del versamento in eccesso sui successivi versamenti;
- oppure richiesta di rimborso al Comune, utilizzando il modello predisposto dall’Ufficio tributi competente.
Inoltre potrebbe succedere che sia stato sbagliato il codice Comune, con il versamento che è stato indirizzato ad un Comune errato.
In tali casi: se l’errore è effettuato dall’intermediario (Banca, Posta, Agente della Riscossione), sarà lo stesso intermediario che, su richiesta del contribuente, provvederà all’annullamento e al rinvio del Mod. F24 con i dati corretti. Se invece l’errore è fatto dal contribuente, lo stesso dovrà segnalarlo ai due Comuni interessati (Comune errato e Comune che ha diritto al pagamento), i quali provvederanno autonomamente al trasferimento delle somme.