Bonus Investimenti 4.0 con comunicazione preventiva

Lo schema di decreto sullo sconto in fattura e cessione del credito superbonus e altri bonus edilizi approvato dal Governo in data 26 marzo contiene delle disposizioni anche in materia di bonus investimenti 4.0, commi da 1057-bis  a 1058-ter, Legge n. 178/2020.

In particolare, viene previsto l’obbligo di una comunicazione preventiva. L’obbligo riguarda anche il credito d’imposta R&S.

L’art. 6 dell’attuale bozza del decreto, “misure per il monitoraggio di transizione 4.0”, dispone quanto segue:

«Ai fini della fruizione dei crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi di cui all’articolo 1, commi da 1057-bis a 1058-ter, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, e dei crediti d’imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e design e ideazione estetica di cui all’articolo 1, commi 200, 201 e 202, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, ivi incluse le attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica di cui ai commi 203, quarto periodo, 203-quinquies e 203-sexies del medesimo articolo 1 della legge n. 160 del 2019, le imprese sono tenute a comunicare preventivamente, in via telematica, l’ammontare complessivo degli investimenti, la presunta ripartizione negli anni del credito e la relativa fruizione che si intendono effettuare a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto-legge».

La comunicazione dovrà essere aggiornata al completamento degli investimenti agevolati.

L’obbligo di comunicazione al completamento dei lavori riguarderà anche gli investimenti realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2024 e fino al giorno antecedente alla data di entrata in vigore del decreto-legge.

Le comunicazioni preventive dovranno essere effettuate sulla base del modello (che sarà modificato) adottato con decreto direttoriale 6 ottobre 2021 ai sensi dell’art. 1, comma 191, quarto periodo, della Legge 27 dicembre 2019, n. 160

Dunque ci si riferisce al modello utilizzato per la comunicazione da effettuare al Mi.SE. entro il 30 novembre di ogni anno, comunicazione finalizzata a permettere al Ministero competente di verificare l’andamento, la diffusione e l’efficacia della misura agevolativa bonus investimenti 4.0 per:

• beni materiali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello «Industria 4.0» e ai
• beni immateriali (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) connessi agli stessi investimenti in beni materiali «Industria 4.0».

Il nuovo obbligo però ha tutt’altra finalità, posto che la comunicazione preventiva è richiesta ai fini della fruizione dell’agevolazione.

Inoltre, è prevista una stretta anche per i crediti 2023.

«Per gli investimenti in beni strumentali nuovi di cui all’articolo 1, commi da 1057-bis a 1058-ter, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, relativi all’anno 2023, la compensabilità dei crediti maturati e non ancora fruiti è subordinata alla comunicazione di cui all’articolo 1, comma 191, quarto periodo, della legge 27 dicembre 2019, n. 160».

Nei fatti, per gli investimenti 2023, la comunicazione al Mi.SE con scadenza 30 novembre assume condizione necessaria per legittimare la fruizione in compensazione del bonus residuo. Fino a oggi la comunicazione con scadenza 30 novembre, in caso di omissione non determinava comunque effetti in sede di controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria della corretta applicazione della disciplina agevolativa.

A ogni modo, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con apposito decreto apportaterà le necessarie modificazioni al decreto 6 ottobre 2021 sopra citato, anche per quel che concerne il contenuto, le modalità e i termini di invio delle comunicazioni in parola.