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IVA, IRPEF: in arrivo sanzioni soft e perdono per l’evasione di necessità

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Con il via libera del Consiglio dei ministri , comincia l’iter del decreto legislativo che provvede alla complessiva revisione del sistema sanzionatorio tributario. La norma porterà a nuove regole e sanzioni più leggere per chi è rimasto indietro con il pagamento delle tasse, chi ha saltato qualche rata, chi non può pagare per cause di forza maggiore, ma nelle intenzioni del viceministro all’Economia e padre della riforma fiscale Maurizio Leo “i comportamenti fraudolenti, simulatori e omissivi a danno del fisco verranno colpiti”.

Con la riforma si arriverà ad una riduzione delle sanzioni amministrative:

  • da un quinto a un terzo – spiega Leo – avvicinandole ai parametri europei e introducendo un principio di maggiore proporzionalità”;
  • con l’applicazione del “favor rei” che, per ragioni di natura finanziaria (coperture), sarà valido solo per il futuro.

Entrando nel merito, gli aspetti di maggiori novità riguardano l’IVA e le false compensazioni, con impatto sulle relative ricadute sotto il profilo penale tributario. Di particolare interesse, infatti, la previsione relativa alla c.d. “evasione di necessità”, ossia contribuenti che dichiarano l’imposta ma non riescono poi ad ottemperare al debito erariale dovuto. Al fine di non far scattare la soglia di punibilità (oltre 250.000 per l’IVA e oltre 150.000 euro per le ritenute) sarà fondamentale la rateazione dei pagamenti.

Chi procede ad una dilazione dell’importo dovuto al Fisco (dopo aver ricevuto un avviso bonario) ed ottempera ai versamenti, evita il rischio di contestazioni penali. In aggiunta, si precede la non punibilità per i due reati di omesso versamento per:

  • crisi di liquidità riconosciuta dal giudice (ad esempio, clienti insolventi),
  • perché i crediti verso la PA non sono stati onorati dalla stessa tempestivamente.

In risposta alle accuse avanzate dalle opposizioni relative all’ennesimo regalo ai furbi, il viceministro Leo ha risposto che “L’obiettivo è semplificare il sistema eliminando sovrapposizioni, ma anche rendere più facilmente esigibili i crediti dei contribuenti”. Ancora, non si può assolutamente parlare di condono posto che, come anticipato, “le nuove sanzioni amministrative varranno solo per il futuro e non per il passato, saranno operative solo dopo l’entrata in vigore del decreto attuativo”.

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