Utilizzo del credito IVA 2023
Il credito annuale 2023, emergente dal rigo VX5 della Dichiarazione IVA 2024 (anno 2023), può essere, alternativamente:
- utilizzato in compensazione verticale nel 2024;
- utilizzato in compensazione orizzontale nel 2024 con tributi/contributi nei limiti del c.d. “monitoraggio”;
- richiesto a rimborso, in presenza dei relativi presupposti (art. 30, D.P.R. n. 633/1972).
Il contribuente può utilizzare in compensazione orizzontale “senza limitazioni” il credito IVA annuale maturato nel 2023 qualora di importo inferiore o uguale a euro 5.000:
- dal 1° giorno dell’anno successivo la sua maturazione;
- senza presentare “preventivamente” la dichiarazione annuale dalla quale emerge il credito.
Il contribuente che ha maturato un credito IVA 2023 e vuole utilizzarlo in compensazione orizzontale per un importo superiore a euro 5.000 è tenuto a presentare previamente la dichiarazione annuale IVA, ad apporre il visto di conformità (o la “sottoscrizione alternativa” dell’organo di controllo), salvo esonero dovuto a voto Isa raggiunto nelle dichiarazioni dei redditi presentate, ad attendere il 10° giorno successivo alla presentazione.
In sintesi:
COMPENSAZIONE |
UTILIZZO |
VERIFICA LIMITE euro 5.000 |
|
“ORIZZONTALE” |
È tale anche l’utilizzo per versare debiti IVA periodici sorti prima del credito annuale (saldo IVA 2023 a debito compensato con credito infrannuale 2024). |
“VERTICALE” |
C.M. n. 29/E/2010
|
Se ad esempio, nello stesso F24 si procede ad effettuare un utilizzo del credito IVA (euro 20.000):
- sia in compensazione verticale (con debito IVA di gennaio 2024 per euro 16.000)
- che in compensazione orizzontale (con ritenute di gennaio 2024 per euro 5.000) versando la differenza a debito (di euro 1.000), il controllo automatizzato dell’Agenzia considera sia stata posta in essere in via prioritaria un utilizzo verticale (per euro 16.000), rimanendo la compensazione orizzontale limitata a euro 4.000 (senza che vi sia necessità di apporre il visto di conformità alla Dichiarazione IVA 2024).