Commercialisti e centro elaborazioni dati: le problematiche relative all’incompatibilità

L’esercizio dell’attività professionale, affiancata da un centro elaborazione dati – CED, è un fenomeno molto diffuso nel nostro Paese. Vediamo insieme quali sono i paletti da rispettare per non incorrere in cause di incompatibilità con la professione di dottore commercialista.

Come noto, l’art. 4, comma 1, lett. c), del D.Lgs. n. 139 del 28 giugno 2005 dispone l’incompatibilità tra l’esercizio della professione e l’esercizio dell’attività d’impresa svolta per proprio conto (in nome proprio o altrui).

Per “esercizio di attività di impresa in conto proprio” deve intendersi il concreto svolgimento dell’attività d’impresa per un proprio interesse economico. In particolare, come evidenziato nelle Note interpretative del CNDCEC, laddove l’attività di impresa sia svolta in forma societaria, l’incompatibilità ricorrerà nei seguenti casi:

La norma in argomento prevede altresì che l’incompatibilità venga comunque meno nei seguenti casi:

1. attività, svolta per conto proprio, diretta alla gestione patrimoniale, ad attività di mero godimento o conservativa;
2. in presenza di società di servizi che siano strumentali o ausiliari all’esercizio della professione, ovvero, quando l’attività di impresa esercitata, riguarda le cosiddette società di “servizi“;
3. nel caso di assunzione di carica di amministratore sulla base di uno specifico incarico professionale e per il perseguimento dell’interesse di colui che conferisce l’incarico (P.O. n. 191/2021).

Nel caso in cui il professionista intenda aprire un CED sotto forma di società di capitali, pertanto, ai fini dell’incompatibilità occorre valutare:

• se il professionista esercita la carica di amministratore con tutti o ampi poteri gestionali, che lo stesso non detenga nella suddetta società anche un interesse economico prevalente attraverso l’intestazione di partecipazioni sociali a soggetti a lui riferibili (es.: società fiduciarie, prestanomi, coniuge non legalmente separato, conviventi, parenti entro il 4° grado ovvero a società da questi controllate);
• nel caso in cui fosse accertato che la società CED sia riferibile al commercialista in tali termini, al fine di escludere l’incompatibilità, si dovrebbe ulteriormente accertarne la natura di società di servizi. Si tratta in sostanza di quelle società che svolgono tipicamente le attività dei C.E.D. ossia:
  • la tenuta della contabilità generale od IVA;
  • l’invio telematico delle dichiarazioni;
  • la domiciliazione e la segreteria societaria;
  • la tenuta della contabilità paghe e simili, i servizi di segreteria per lo studio professionale;
  • l’incompatibilità è senz’altro esclusa nel caso in cui la società di “servizi”, in cui il professionista abbia un interesse economico prevalente o ricopra delle cariche, abbia come unico cliente il professionista stesso.
•  diversamente, l’iscritto verserebbe in una situazione di incompatibilità.