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Faro Gdf sui 123 mld di crediti

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La Guardia di Finanza in prima linea per il controllo di 123 miliardi di euro di crediti fiscali relativi ai bonus edilizi oggetto di cessione e non ancora utilizzati in compensazione (si veda ItaliaOggi di ieri).

Risulta infatti già attivo il nuovo meccanismo di controllo delle Fiamme gialle sui modelli F24 con esposti crediti fiscali e che presentano profili di rischio, attraverso specifiche e motivate segnalazioni all’Agenzia delle entrate al fine di mettere in moto repentinamente la sospensione delle deleghe di pagamento “sospette” (ovvero con crediti ritenuti inesistenti o non spettanti).

Come anticipato da ItaliaOggi lo scorso 17 agosto, le verifiche seguiranno le linee guida dettate nella nota del 10 agosto 2023 del Comando generale delle Fiamme gialle, in cui si evince che l’attività della Guardia di finanza sarà indipendente e complementare rispetto a quella dell’amministrazione finanziaria e rispetto anche ad eventuali iniziative dalle competenti Autorità giudiziarie tese a sottoporre a sequestro preventivi eventuali crediti fittizi individuati e non ancora compensati.

L’analisi che verrà svolta seguirà comunque le direttive individuate dall’agenzia delle entrate con il provvedimento 195385/2018 in cui vengono definiti i criteri e le modalità per la sospensione dell’esecuzione delle deleghe di pagamento contenenti compensazioni. Nel citato provvedimento l’agenzia delle entrate fissa i criteri l’individuazione dei profili di rischio stabilendo una doppia tipologia di analisi focalizzata sia sul singolo modello F24 sia sul contribuente “intestatario” della delega.

L’analisi del modello F24 viene eseguita concentrando l’attenzione sulla tipologia di debiti pagati, su quella dei crediti compensati e sulla coerenza dei dati indicati nella delega. Il monitoraggio sul contribuente viene fatto invece in maniera specifica soffermandosi sul suo “storico fiscale” e controllando i dati presenti nell’Anagrafe Tributaria o resi disponibili da altri enti pubblici e le analoghe compensazioni dalle stesso effettuate in precedenza.

Una volta scovato l’F24 ritenuto sospetto, ovvero con potenziali crediti fiscali inesistenti o non spettanti, la Guardia di Finanzia invierà la segnalazione (sinteticamente motivata) all’agenzia delle entrate che potrà poi attivare la sospensione della delega di pagamento.

Ai sensi dell’articolo 37 commi 49-ter del dl 223/2006, l’agenzia delle entrate può infatti sospendere, fino a trenta giorni, l’esecuzione delle deleghe di pagamento contenenti compensazioni che presentano profili di rischio, al fine del controllo dell’utilizzo del credito.

Se poi all’esito del controllo il credito risulta correttamente utilizzato, ovvero decorsi trenta giorni dalla data di presentazione della delega di pagamento, l’F24 è eseguito e le compensazioni e i versamenti in esso contenuti sono considerati effettuati alla data stessa della loro effettuazione; diversamente la delega di pagamento non è eseguita e i versamenti e le compensazioni si considerano non effettuati.

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