Certificazione parità di genere: a breve si parte
La Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le pari opportunità, ha pubblicato un Avviso per la formazione di un Elenco di Organismi di Certificazione accreditati (OdC) per lo schema di certificazione della parità di genere.
Le domande d’iscrizione potranno essere trasmesse a decorrere dalla data di pubblicazione dell’Avviso sul sito della certificazione https://certificazione.pariopportunita.gov.it fino al 30 giugno 2026. Saranno automaticamente escluse le domande inviate prima e dopo tali termini.
Lo stesso Avviso regola la definizione delle modalità di rendicontazione ai fini dell’erogazione dei contributi per i servizi di certificazione della parità di genere alle micro, piccole e medie imprese, per un totale di € 5.500.000.
Tali contributi, fino ad un massimo di 12.500,00 euro al lordo di IVA per ciascuna impresa certificatrice (organismo di accreditamento, ODC), sono articolati per fasce di grandezza delle stesse in base alla dimensione occupazionale come meglio specificato al comma 2 dell’art. 6 dell’Avviso.
Per il rilascio della certificazione della parità di genere alle PMI, art. 46 del codice delle pari opportunità tra uomo e donna (D.Lgs. 11 aprile 2006, n. 198), è riconosciuto, a titolo di rimborso, agli OdC un importo compreso tra un minimo di 1.800,00 euro al netto di IVA e un massimo di 10.245,00 euro al netto di IVA.
La formazione e mantenimento del citato Elenco è a cura di Unioncamere.
L’entrata in vigore di un sistema di certificazione della parità di genere e relativi meccanismi di incentivazione per le imprese – entro il quarto trimestre 2022 è previsto direttamente nel Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR, Missione 5 “Inclusione e coesione”, Componente 1 “Politiche attive del lavoro e sostegno all’occupazione”, Investimento 1.3 “Sistema di certificazione della parità di genere” (denominato anche M5-C1-Inv. 1.3).
Il Sistema di certificazione della parità di genere e i relativi meccanismi di incentivazione per le imprese devono contemplare almeno le dimensioni seguenti: opportunità per le donne di crescita in azienda, parità salariale a parità di mansioni, politiche di gestione delle differenze di genere, tutela della maternità.
Le imprese che otterranno la certificazione godranno di una serie di vantaggi, ad esempio come da art. 5 della Legge n. 162/2021, per il 2022, nel limite di 50 milioni di euro annui, un esonero dal versamento dei contributi previdenziali.
È in via di definizione un secondo avviso per la gestione ed erogazione dei contributi per i servizi di assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione e dei contributi per i costi di certificazione della parità di genere alle PMI, che saranno pagati direttamente agli OdC che hanno aderito al primo avviso.
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