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Stop alla cessione dei crediti da bonus edili per i lavori non ancora iniziati

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Via libera del Consiglio dei Ministri al nuovo Decreto (D.L. 16 febbraio 2023, n. 11, in G.U. n. 40 del 16 febbraio 2023) sulla cessione dei crediti dei bonus edilizi. Per i bonus edili d’ora in avanti non potrà più essere utilizzata l’opzione:

  • dello sconto in fattura
  • o della cessione del credito

in luogo della detrazione.

Dall’entrata in vigore del decreto, per i vari interventi edilizi:

  • dalle ristrutturazioni all’efficienza energetica,
  • dalle facciate alle colonnine

non è consentito l’utilizzo delle due opzioni previste al posto delle detrazioni fiscali o cessione e sconto. Fanno eccezione gli interventi per cui sia già stata presentata la Cila. 

Responsabilità in solido dei cessionari calmierata, se in possesso di apposita documentazione –  Secondo il testo del DL sulla cessione dei crediti dei bonus, “ferme le ipotesi di dolo, il concorso nella violazione che determina la responsabilità in solido del fornitore che ha applicato lo sconto e dei cessionari è in ogni caso escluso” per i cessionari che dimostrano di aver acquisito il credito di imposta e che siano in possesso di tutta la documentazione relativa alle opere che hanno originato il credito o qualora si facciano rilasciare dalla banca o società cedente “una attestazione di possesso” di tutta la documentazione.

Le opzioni sono ancora esercitabili solo per chi, in data antecedente all’entrata in vigore del decreto, abbia presentato:

  • per interventi diversi da quelli effettuati dai condomini – la Cila (Comunicazione di inizio lavori asseverata);
  • nel caso di interventi effettuati dai condomini, oltre alla Cila, deve risultare adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori;
  • per gli interventi comportanti demolizione e ricostruzione degli edifici deve essere stata presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abitativo.

Siamo intervenuti perché c’era stata una lievitazione dei crediti… ahimè nei governi precedenti era mancata una pianificazione e si è lasciato lievitare il numero dei crediti che era fuori controllo”. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani spiega nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri la decisione sul decreto per la cessione dei crediti del superbonus.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm, ha dichiarato: Vorrei puntualizzare che non tocchiamo il Superbonus, interveniamo sulla cessione dei crediti d’imposta che ammontano direi a 110 miliardi, questo è l’ordine di grandezza che deve essere gestito, l’obiettivo è dare la possibilità di gestirlo”.

Sul superbonus “il governo intende aprire un’interlocuzione con le associazioni di categoria, che saranno invitate nel tardo pomeriggio di lunedì a Palazzo Chigi per ricevere i loro contributi propositivi rispetto a un intervento di necessità ed estrema urgenza”. Il decreto sulla cessione dei crediti relativi agli incentivi fiscali “ha un duplice obiettivo: cercare di risolvere il problema che riguarda la categoria delle imprese edili per l’enorme massa di crediti fiscali incagliati e mettere in sicurezza i conti pubblici”.

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