Legittimo l’accertamento notificato al liquidatore della società cancellata dal Registro delle imprese
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È legittimo l’atto di accertamento emesso nei confronti di una società cessata e cancellata dal Registro delle imprese e notificato al liquidatore, considerato che – ai sensi dell’art. 28, comma 4, del D.Lgs. n. 175/2014 – la società sopravvive per il periodo di cinque anni successivi alla cancellazione.
Decorsi cinque anni, interviene il regime successorio in capo ai soci, che rispondono dei debiti societari nei limiti di quanto ottenuto dalla procedura di liquidazione. Ad essi non sono, però, imputabili le sanzioni irrogate alla società, in applicazione del principio di intrasmissibilità prescritto dall’art. 8 del D.Lgs. n. 472/1997, al pari degli eredi: lo ha precisato la Commissione tributaria regionale della Liguria con la sentenza 18 luglio 2022, n. 621, riportata e massimata sul sito della Giustizia Tributaria, del Dipartimento delle Finanze.
Il richiamato art. 28, comma 4, D.Lgs. n 175/2014, consente la stabilizzazione degli atti dell’amministrazione, potendo quest’ultima effettuare le attività di controllo ed accertamento nonché notificare i relativi atti direttamente all’originario debitore.
I giudici liguri hanno tra l’altro ricordato quanto segue:
- con riferimento alla disposizione da ultimo richiamata, con la sentenza 8 luglio 2020, n. 142, la Corte Costituzionale ha dichiarato non possibile la questione di legittimità costituzionale;
- per quanto riguarda l’aggio, con la sentenza 10 giugno 2021, n. 120, la Consulta ha ulteriormente rigettato la questione di incostituzionalità dell’aggio del riscossore, demandando però al Legislatore l’urgente riforma del settore che, in futuro, potrebbe portare all’annullamento dell’aggio, discriminatorio per i contribuenti e irragionevole nella sua formulazione;
- per quanto relativo alle sanzioni irrogate la Corte di Cassazione (ordinanza 20 ottobre 2021, n. 29112) ha ribadito che, per effetto dell’art. 2495 c.c., a seguito della cancellazione dal Registro delle imprese si verifica un fenomeno di tipo successorio in cui le obbligazioni passive si trasmettono ai soci che ne rispondono, nei limiti di quanto riscosso a seguito della liquidazione.
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