Agevolazioni “prima casa”, sospensione dei termini ampia: i chiarimenti delle Entrate sul “Milleproroghe”

Modificando l’art. 24 del D.L. 8 aprile 2020, n. 23, il decreto “Milleproroghe” (D.L. 30 dicembre 2021, n. 228, convertito con modifiche dalla Legge 25 febbraio 2022, n. 15 dispone che i termini previsti dalla nota II-bis all’art. 1 della Tariffa , parte prima, allegata al D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131, nonché il termine previsto dall’art. 7 della Legge 23 dicembre 1998, n. 448 (Finanziaria), ai fini del riconoscimento del credito d’imposta per il riacquisto della prima casa, sono sospesi nel periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 31 marzo 2022. I termini sospesi inizieranno nuovamente a decorrere dal 1° aprile 2022.

Al riguardo, con la Circolare 29 marzo 2022, n. 8/E , l’Agenzia delle Entrate – illustrando le novità in materia di imposta di registro, Iva e Irap contenute nel decreto “Milleproroghe” – ha precisato che:

• la sospensione si applica anche al periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 ed il 28 febbraio 2022 (ancorché anteriore rispetto alla data di entrata in vigore della proroga in commento);
• il contribuente che, ritenendosi decaduto dal beneficio “prima casa” nel periodo sopra indicato (1° gennaio – 28 febbraio 2022), ossia prima della proroga dei termini di sospensione, abbia versato le maggiori somme dovute a titolo di imposta, interessi e sanzioni, può ottenerne il rimborso.

L’Agenzia ha inoltre precisato che il periodo di sospensione non si applica:

1. al termine quinquennale di decadenza dall’agevolazione “prima casa”, previsto dal comma 4 della nota II-bis posta in calce all’art. 1 della Tariffa , parte prima, allegata al D.P.R. n. 131/1986;
2. ai termini di decadenza previsti per l’ultimazione di immobili trasferiti in corso di costruzione, che, una volta realizzati, presentino le caratteristiche di case di abitazione riconducibili in una categoria catastale diversa da A/1, A/8 e A/9.