Pacchetto Iva e-commerce, il Consiglio Ue ha adottato le conclusioni sull’attuazione
Il Consiglio Ue ha adottato, nella riunione tenutasi ieri 15 marzo 2022, le conclusioni sull’attuazione del pacchetto Iva per l’e-commerce in vigore dal 1° luglio 2021, affermando che l’estensione dell’ambito di applicazione dello sportello unico dell’Unione a tutte le cessioni di beni e prestazioni di servizi da impresa a consumatore e dell’armonizzazione dell’uso del meccanismo di inversione contabile per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi da impresa a impresa da parte di un soggetto passivo non stabilito possa contribuire al conseguimento di tale obiettivo e alla semplificazione del funzionamento del sistema Iva dell’Unione Europea.
Il Consiglio ha inoltre invitato la Commissione, al fine di semplificare e garantire la riscossione dell’Iva, a valutare ulteriormente l’impatto della possibilità di rendere obbligatorio l’uso dello IOSS e ad esaminare più a fondo, in stretta cooperazione con le autorità doganali e previa valutazione del sistema attuale, l’eventuale eliminazione della soglia di 150 euro per l’uso dello IOSS, pur mantenendo un sistema efficace e amministrabile e prendendo attentamente in esame le implicazioni per le autorità doganali e i relativi costi e oneri amministrativi.
Attesa con interesse, infine, l’iniziativa della Commissione “L’IVA nell’era digitale” annunciata nel suo piano d’azione del 2020 per una fiscalità equa e semplice a sostegno della strategia di ripresa, che riguarderà:
- gli obblighi in materia di dichiarazione IVA;
- l’estensione della fatturazione elettronica;
- il regime dell’IVA applicabile all’economia delle piattaforme;
- l’introduzione di un’unica registrazione IVA nell’Unione Europea.