Insegne di esercizio escluse dal tax credit “manifesti pubblicitari”

Il tax credit “manifesti pubblicitari”, introdotto dall’art. 67-bis del Decreto “Sostegni-bis” (D.L. 25 maggio 2021, n. 73, convertito con modifiche dalla Legge 23 luglio 2021, n. 106) per il pagamento del canone patrimoniale di cui all’art. 1, commi 816–836, della Legge 27 dicembre 2019, n. 160 (Legge di Bilancio 2020), spetta ai titolari di impianti pubblicitari privati o concessi a soggetti privati, destinati all’affissione di manifesti e ad analoghe installazioni pubblicitarie di natura commerciale, anche attraverso pannelli luminosi o proiezioni di immagini.

L’agevolazione in commento non spetta invece:

1. ai soggetti che effettuano la pubblicità all’esterno di veicoli, in quanto i veicoli non sono configurabili come impianti pubblicitari;
2. per le “insegne di esercizio”, come definite dall’art. 47, comma 1, del D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495.

Il credito d’imposta in esame, inoltre:

1. non concorre alla formazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi, comprese le relative addizionali regionali e comunali nonché alla formazione del valore della produzione netta ai fini dell’IRAP;
2. non incide sul calcolo della quota di interessi passivi deducibile dal reddito d’impresa ai sensi dell’art. 61 del TUIR;
3. non rileva ai fini della determinazione della quota di spese e altri componenti negativi diversi dagli interessi passivi, deducibili dal reddito d’impresa ai sensi dell’art. 109, comma 5, del TUIR.

Sono alcune delle indicazioni contenute nella circolare 7 gennaio 2022, n. 1/E , con cui l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sulle modalità di fruizione del tax credit previsto per la ripresa del mercato della pubblicità.

Circolare n. 1 del 7 gennaio 2022