Skip to main content

“Prima casa”, agevolazioni per gli under 36 inapplicabili al contratto preliminare

|

L’art. 64, comma 6, del Decreto “Sostegni-bis” (D.L. 25 maggio 2021, n. 73) prevede a favore dei giovani acquirenti di una “prima casa”, in presenza dei relativi requisiti, che abbiano un valore Isee non superiore a 40.000 euro annui, l’esonero dal pagamento dell’imposta di registro e delle imposte ipotecaria e catastale.

In particolare:

  1. l’agevolazione è riconosciuta per gli “atti traslativi a titolo oneroso della proprietà di ‘prime case’ di abitazione”;
  2. ne sono escluse le abitazioni di categoria catastale A1, A8 e A9, come definite dalla Nota II-bis all’art. 1, della Tariffa, Parte prima, allegata al D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131;
  3. ne possono beneficiare i soggetti che non hanno ancora compiuto 36 anni nell’anno in cui l’atto è rogitato;
  4. la norma di favore si applica agli atti stipulati entro il 30 giugno 2022;
  5. in caso di insussistenza delle condizioni richieste per poter usufruire dell’agevolazione in esame, o di decadenza da tali agevolazioni, per il recupero delle imposte dovute e per la determinazione delle sanzioni e degli interessi si applicano le disposizioni previste dalla Nota II-bis all’art. 1 della Tariffa, Parte prima, allegata al D.P.R. n. 131/1986 e dall’art. 20 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 601.

Al riguardo, con la Risposta all’istanza di interpello 1 ottobre 2021, n. 650 , l’Agenzia delle Entrate ha precisato che l’esenzione in commento non si può applicare in sede di stipula di un contratto preliminare di acquisto: la norma, infatti, contiene un chiaro riferimento agli “atti traslativi o costitutivi a titolo oneroso”.

Ne deriva che il contratto preliminare rimane assoggettato ad imposizione secondo le regole ordinarie; a tal fine si ricorda che l’art. 10 della Tariffa, Parte prima, allegata al D.P.R. n. 131/1986 prevede l’assoggettamento dei contratti preliminari di ogni specie all’imposta fissa di registro nella misura di 200 euro.

La nota al citato art. 10 disciplina poi due specifiche ipotesi negoziali:

  1. contratto preliminare che contiene una clausola che prevede la dazione di somme a titolo di caparra confirmatoria: in relazione a tali somme è dovuta l’imposta di registro nella misura dello 0,50%;
  2. contratto preliminare che contempli il versamento di acconti di prezzo non soggetti ad IVA: in questo caso si applica l’imposta proporzionale di registro nella misura del 3%.

In materia si richiama infine la circolare n. 18/E/2013.

Risposta n. 650 2021

Lavora con noi

Il nostro successo quotidiano dipende dalla qualità delle persone che lavorano nel nostro Studio, è per questo che crediamo nel valore e nel potenziale umano.
Essendo le nostre realtà in continua espansione siamo sempre pronti ad investire su nuove risorse.
Entra a far parte del nostro Team! Inviaci il tuo curriculum vitae, valuteremo con attenzione la tua candidatura con l’obiettivo di coinvolgerti nelle nostre ricerche di personale.






    ALLEGA CURRICULUM VITAE

    Esprimo il consenso al trattamento dei miei dati personali al fine che venga fornito il servizio o eseguita la prestazione richiesta

    Lavora con noi - Work with us
    Close