Rinviato al 16 maggio 2022 il Codice della crisi, procedure di allerta al 2024
È stato sottoposto ieri in pre-Consiglio dei Ministri lo schema di decreto legge recante “Misure urgenti in materia di crisi d’impresa e di risanamento aziendale, nonché ulteriori misure urgenti in materia di giustizia”.
Lo schema di decreto, oggi in Consiglio del Ministri, prevede il differimento al 16 maggio 2022 dell’entrata in vigore del Codice della crisi (D.Lgs n. 14/2019) e il rinvio al 31 dicembre 2023 delle procedure di allerta e composizione assistita della crisi.
Viene introdotto, inoltre, un nuovo strumento negoziale e stragiudiziale, la “Composizione negoziata per la soluzione della crisi di impresa” e anticipata l’entrata in vigore di alcune disposizioni del Codice della crisi.
Con il nuovo strumento di composizione negoziata della crisi, operativo dal 15 novembre e per il quale non sono previsti requisiti dimensionali di accesso, si vuole agevolare il risanamento di quelle imprese che, pur trovandosi in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario tali da rendere probabile la crisi o l’insolvenza, hanno le potenzialità necessarie per restare sul mercato, anche attraverso la cessione dell’azienda o di un ramo di essa.